POSTURA, RESPIRAZIONE E DEGLUTIZIONE: un trio inseparabile, da diversi anni oggetto di studio da parte di diverse figure professionali.
In quanto la postura, in realtà, è la risultante di afferenze provenienti da strutture diverse del corpo umano, come:
- Occhi;
- Bocca;
- Piedi.
Cos'è la Postura?
Altro non è che la miglior soluzione funzionale che l’uomo ha sperimentato per poter sopravvivere.
Questa visione parte dal presupposto che l’essere umano sia un sistema complesso progettato per mantenersi in vita il più a lungo possibile, per fare questo deve quindi costantemente:
- MANTENERE UN EQUILIBRIO DINAMICO (Allostasi)
- MINOR DISPENDIO DI ENERGIE
- SITUAZIONE DI COMFORT (in assenza di dolore)
Quando qualcosa perturba l’equilibrio si attiva il Sistema Nervoso che aumentando il consumo metabolico (consumando di più) cerca di ricreare rapidamente l’equilibrio stesso per evitare danni al sistema e quindi dolore.
Un esempio di ciò è il meccanismo della sudorazione in risposta all’aumento della temperatura esterna, per mantenere la temperatura interna costante (allostasi) l’organismo aumenta il metabolismo(consuma di più) e attraverso la sudorazione elimina il calore in eccess,o che se non eliminato, causerebbe danni all’organismo (conseguente comparsa di dolore).
La Postura: significato funzionale?
Dal punto di vista terapeutico quanto detto finora, cambia profondamente il nostro ruolo ed il nostro punto di vista.
Non dovremo occuparci di “correggere” la postura del soggetto considerandola un “errore”, ma invece, dovremo cercare il più possibile di comprenderne il significato funzionale, considerandola una “soluzione” ad una necessità imprescindibile.
Tra queste necessità ci sono sicuramente la respirazione e la deglutizione che svolgono un ruolo primario non fosse altro che per il numero di atti respiratori (17500 circa al dì) e deglutitori (1500 circa al dì) che l’essere umano è “costretto” a fare per non morire soffocato.
Da questo nasce la centralità della deglutizione e della respirazione nella postura umana.
Nel momento in cui il soggetto avrà difficoltà a respirare dal naso, dovrà tenere la bocca aperta e per fare questo tutta la dinamica respiratoria, deglutitoria e di conseguenza posturale sarà alterata.
Quindi quando un soggetto si presenta con un problema posturale la prima cosa da valutare è la sua capacità di respirare correttamente dal naso e di deglutire fisiologicamente.
La deglutizione, attraverso la stimolazione trigeminale, si è mostrata in grado di interferire con tutti gli informatori posturali principali.
Si parla di ATM, devono adattarsi a quanto la deglutizione decide, in quest’ottica la deglutizione acquista un ruolo ancora maggiore e “determinante” la postura individuale.
L’occhio risente delle alterazioni della deglutizione sia per quanto riguarda la motricità della muscolatura estrinseca che per quanto riguarda la capacità visiva.
Anche l’area critica del linguaggio viene spesso interessata con difficoltà di interpretazione dei fonemi ascoltati dal paziente, lo stesso meccanismo può aiutare anche spiegare la presenza di acufeni, sintomo che presenta una origine multipla e difficoltà terapeutiche evidenti.